Messages of solidarity for Mimmo Lucano
Botschaften der Solidarität für Mimmo Lucano
Messages de solidarité pour Mimmo Lucano
471 messaggi.
Desidero fare una breve riflessione sul caso dell’ex sindaco Mimmo Lucano, alcuni giorni fa condannato, nel processo di primo grado, a 13 anni e 2 mesi di carcere. Era considerato il Sindaco che aveva aiutato molti immigrati a sistemarsi nel territorio comunale e a incontrare lavoro. Uno che aiutava gli immigrati. Lo si è considerato come esempio per tutti i Sindaci e Comuni d’Italia di fronte alla problematica della immigrazione.
I motivi della condanna sarebbero i seguenti: falso in atti d’ufficio, truffa, organizzazione a delinquere, e forse altri. Il Procuratore capo nella sua requisitoria avrebbe detto che quello che è emerso dalle indagini è “l’opposto delle spirito dell’accoglienza”.
Come normalmente succede in questi casi, alla notizia della sentenza di condanna in primo grado si é scatenata una guerra di dichiarazioni tra coloro che sono favorevoli a aiutare gli immigranti e coloro che ne sono chiramente contrari. Molte persone, anche sacerdoti e fedeli cattolici, hanno manifestato solidarietá con Mimmo Lucano, dicendosi scandalizzati per la sentenza, soprattutto considerando che –sempre in Italia- un altro cittadino, che ammazzó un immigrato con anche l’accusa di tentata strage, fu condannato, sempre in primo grado, a 12 anni.
Dopo aver ricordato questo, passo ora a alcune riflessioni, con l’occhio posto alla fine, in particolare, sui cattolici.
A mio parere, bisogna incominciare a distinguere tra aspetto legale e aspetto etico-morale. Sono due aspetti che vanno tenuti presenti, ma sono distinti.
L’APPLICAZIONE DELLE LEGGI.
Nel caso di Mimmo, si tratta di un processo davanti alla giustizia dello Stato italiano.
Per cui ci si deve chiedere: Mimmo Lucano ha infranto le leggi? (non dico “leggi giuste o ingiuste”, ma intendo “ le leggi vigenti in Italia”)?
Se, per fare quello che ha fatto, non ha osservato alcune leggi, é normale che la giustizia umana, quella di uno Stato di diritto, lo condanni.
Altra domanda: gli é stata data una esagerata pena?
Certamente, a questo riguardo, ciò che colpisce prima di tutto chi non ha mai “annusato” i banchi delle aule di Giustizia è la sproporzione tra la richiesta della Pubblica Accusa (dei cosiddetti PM) e cioè 7 anni e 11 mesi e la condanna: quasi il doppio! Non ho statistiche al riguardo, ma credo che sia un evento quanto mai raro.
Sono stati allora i Pubblici Ministeri a sbagliare i calcoli delle pene da comminare?
Inoltre: nel determinare la pena, non si é tenuto presente che, anche se ha trasgredito alcune leggi, con le sue azioni ha peró aiutato molta gente bisognosa, ha fatto del bene a gente concreta? Non si sono quindi considerate le cosiddette attenuanti? In altre parole, quella di Mimmo non è una “personalità” che, codice penale alla mano, era meritevole di un alleggerimento della pena?
Se nella sentenza non si é tenuto presente questo, chiaramente é una sentenza che potrebbe considerarsi scandalosamente esagerata: 13 anni, uno in piú del cittadino che ha intentanto una strage e ammazzato un immigrato.
Però, detto questo, se è vero che Mimmo ha infranto le leggi dello Stato, una pena comunque la merita.
L’ASPETTO ETICO-MORALE.
É un fatto che Mimmo Lucano ha fatto tanto del bene, direttamente a molti immigrati, e indirettamente anche alla stessa popolazione locale rivitalizando un paese-cittadina che –ci dicono- si stava poco a poco svuotando. Ed é questo che gli attiró la attenzione e simpatia di tanta gente, la sua attenzione e preoccupazione per i migranti, valorizzandoli proprio come persone con un lavoro possibilmente degno. Per fare questo lui –forse- é passato sopra a certe leggi vigenti.
Ha pensato che il bene delle persone valesse più dell’osservanza della lettera della legge. E qui comprendiamo il perché della solidarietá espressagli da parte di molte persone sensibili ai temi sociali e alle povertá materiali di molti migranti (oltre alla povertá sociale e culturale per la loro marginazione in un contesto xenofobo che spesso si respira nella societá).
Tuttavia, se consideriamo prevalenti i valori morali alla legge statale, coloro che convintamente gli esprimono solidarietà, possono vivere con serenitá una eventuale condanna, consapevoli della retta coscienza di Mimmo d’aver fatto del bene e di aver egli preferito il bene delle persone all’osservanza materiale della legge: infatti, osservare le leggi –magari- avrebbe impedito che le persone ricevessero un legittimo beneficio.
Possiamo ricordare in proposito quello che ha detto Gesú: “il sabato é per l’uomo, non l’uomo per il sabato”. Pero, ogni cittadino che svolga, in libera coscienza, una attività pubblica, sa anche che vi sono responsabilità amministrative o penali e sa di doverle assumere in piena libertà.
A mio avviso, questo modo di vedere le cose dovrebbe essere proprio di ogni cittadino, qualunque sia la sua posizione personale in quanto a schieramento politico, culturale o religioso.
E arrivo finalmente all’ultimo punto, quello che mi pare dovrebbe essere proprio di noi CREDENTI CATTOLICI.
Apprezzo i gesti di solidarietá di molti cattolici a Mimmo Lucano prima e ancor piú dopo la condanna (ricordiamo, di primo grado, cioé non definitiva). Peró mi pare che in essi, cioé in questi gesti e parole di solidarietá, viene a mancare l’elemento evangelico, che dovrebbe essere lo specifico della nostra fede e senza il quale veniamo meno alla nostra specifica testimonianza nel variegato coro degli altri. E mi spiego. Gesú proclama beati quelli che hanno fame e sete di giustizia. Poi specifica che sono beati quelli che sono perseguitati a causa della giustizia e, dirigendosi ai suoi discepoli, aggiunge: beati voi quando vi perseguitano “a causa mia”. Troviamo questo messaggio nella chiamata “Carta Magna” del cristianesimo, cioé le Beatitudini: la giustizia viene identificata con la causa di Gesú, cioé con lo stesso Gesú.
Mimmo Lucano ha cercato di aiutare concretamente, con azioni concrete, gente bisognosa nello specifico a immigrati. Senza forse saperlo, lo ha fatto al Signore Gesú! (nella persona dei bisognosi).
Supponendo quindi la retta intenzione di Mimmo Lucano e la sua innocenza, a lui noi, come credenti nel Signore Gesú, possiamo annunciare la beatitudine del Signore: “Rallegrati, Mimmo, mostrati contento, perché hai servito il Signore nella gente che hai aiutato. In te si é fatto presente lo Spirito del Regno di Dio. Avrai una grande ricompensa lí con LUI. Un anticipo di ricompensa lo hai giá adesso, perché proprio nella persecuzione hai pace nel cuore e consapevolezza di aver fatto il bene.
A questo ti invitiamo: a rallegrarti, sia che ti si accusi di cose che le leggi dello Sato non contemplino (quindi accuse false), sia che davvero tu abbia infranto leggi vigenti, ma che non hai osservato perché prima di tutto ti premeva il bene delle persone”.
Con questo annuncio non facciamo altro che rivitalizzare nel nostro tempo quello che sempre hanno vissuto tutti i testimoni-martiri della Chiesa lungo i secoli. Dagli apostoli Pietro e Giovanni che uscirono fuori dal sinedrio, dopo essere stati ingiustamente flagellati, “contenti di aver sofferto per il Signore Gesú”, ai santi Ignazio di Antiochia e Policarpo che si dicevano contenti di subire il martirio di sangue. San Cipriano al proconsole romano, che proclamó la sua sentenza di morte a spada, rispose: “Siano rese grazie a Dio”. Stessa testimonianza di allegría e gratitudine a Dio la troviamo nelle relazioni o nelle lettere che abbiamo dei martiri giapponesi, coreani, vietnamiti, cosí come nei martiri gesuiti in Canadá, i santi Giovanni de Brébeuf, Isaac Jogues e compagni...
Per concludere: forse ci dobbiamo chiedere se abbiamo pudore (eufemismo!) di farci portatori di una “bella notizia” (le beatitudini) a persone che vivono “brutte notizie”. E se anche noi, davanti alle brutte notizie rispondiamo con altre brutte lamentele, dimentichiamo apetti importanti del messaggio di Cristo.
Guadalajara, Jalisco, México: 7 ottobre 2021, festa della Madonna del santo Rosario.
p. Vittorio Moretto
Missionario Comboniano del Cuore di Gesú
Buon giorno Domenico. L'ho vista ieri alla marcia Perugia-Assisi... Alla partenza ho incrociato il suo sguardo stanco e mi ha molto colpito, tanto che ho tentato di avvicinarla per manifestarle la mia riconoscenza per ciò che ha fatto, che fa, per i suoi pensieri e le parole che dice. Ma poi non ci sono riuscita. Spero davvero che i passi di ieri, le parole, gli sguardi dei tanti giovani presenti ed entusiasti le abbiano dato un po' di respiro e di carica. Io mi scuso per non aver realizzato nei suoi confronti quel "I care" tanto ripetuto ieri, per non aver avuto il coraggio di camminare un po' con lei o di dirle semplicemente "grazie"!
Le auguro di trovare sempre persone disponibili a fare un pezzetto di strada con lei e mi auguro, se mai avrò un'altra occasione, di riuscire a farlo anch'io ...
Buona strada!
Buongiorno Domenico, di questi messaggi gliene arriveranno moltissimi e probabilmente sarò solo una persona tra le tante che crede che lei sia un esempio per l'umanità intera. Ci sta dimostrando che un mondo migliore è possibile e realizzabile, la sua resistenza è un modello. Io non so immaginare quanto sia difficile perseverare nonostante le difficoltà, questa sentenza è un grave errore della giustizia italiana, un terribile sbaglio a cui dovrebbero trovare velocemente rimedio. Ed è proprio per questo che le voglio dire che le persone come lei ci danno speranza e coraggio per costruire un futuro migliore. Spero di diventare più simile a lei, spero di trovare il mio modo per fare la differenza come sta facendo lei.
E spero che se mai avrà l'opportunità di leggere questo messaggio, ne tragga un po' di forza.
Grazie, davvero grazie
Mariella
Hi Mimmo, It has been 4 years since Ana and I saw and talked with you in Riace. We are disheartened by the events that has drawn you away from the tremendous work you were doing. What we saw is what we envision of the world and gives testimony of what can be done with lots of effort and caring. During the 6 months in Calabria we saw so many depopulated and sad villages without hope and see this throughout Italy. We compared this sad scenario with your beloved Riace: each time we went there we felt tranquility and joy. We wanted to stay there to have the experience and help out but your houses we taken by much more needy people. Thank you for the experience! We hope from the bottom of our hearts that you and Riace will return soon. Un forte abbraccio. Jim
Salve sig. Lucano. Io penso che questa vicenda si concluderà in maniera molto diversa da cone sta andando oggi. Le mando un abbraccio e la ringrazio per il suo lavoro. Per la sua visione. Lei è un esempio di umanità e tutta l'umanità dovrebbe ringraziarla.
Buonasera Mimmo. L'ho ascoltata per la prima volta parlare questa sera a otto e mezzo. Anche qui, in TV, la sua voce si stacca dalle altre. Parole altissime, le sue, conservano la semplicità pulita che ha solo l'innocenza dei bambini. E' adulto invece il dolore che lei comunica mentre parla, è il dolore di chi si sente tradito proprio da quelle istituzioni in cui ha creduto, ma è anche il dolore degli umili che subiscono soprusi, il dolore di tante storie sconosciute, l'ingiustizia della Storia. Grazie.
Completa solidarietà , per il suo operato e per la sua persona, dalla Famiglia Cangiase...dalla Liguria.
Mimmooo... Le istituzioni e la politica non ti meritano.
Quella che hai subito è la "legge di jante" o "meccanismo di livellamento" o "sindrome del papavero alto".
È successo anche a me.
Anche nel PD ti odiano ... Ne sono sicuro
Mimmo sei anarchico e non lo sai, può succedere.
A noi ci deve livellare solo la morte.
Solidarity to you Mimmo and everyone else who supports you and believes in a better world where borders don't matter!
We're rooting for you from the UK! I wrote about you here: https://www.redpepper.org.uk/solidarity-with-domenico-lucano/
Caro Mimmo,
Sei una persona coraggiosa e bellissima, fonte d'ispirazione per tutti! Ti stimo profondamente e continuerò a sostenerti e ad appoggiarti. Grazie al valore e alla profondità dei tuoi nobili Ideali forse un giorno la nostra Italia diventerà un Paese migliore. Bisognerà lottare: ma non sei solo!
Il Signor Sindaco e la Città Futura
Video di Gianfranco Ferraro
Riace – Città Futura
L’associazione ‘Città Futura – Giuseppe Puglisi’ è stata fondata nel 1999 con l’intento di trasformare Riace in una città dell’accoglienza. Il sogno è quello di una cittadina basata sugli stessi valori della cultura locale, incontaminata dal capitalismo e dal consumismo. Una cultura dell’ospitalità, che trova sempre il modo e lo spazio per accogliere dei forestieri. Domenico Lucano, Sindaco di Riace, vede nei migranti non una minaccia ma un’opportunità storica per rivitalizzare un villaggio che pareva destinato a spopolarsi.