
Foto © Gianfranco Ferraro
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È incredibile...non ho parole...assurdo che una persona come te sia stata condannata quasi con il doppio della pena richiesta...qualche aiuto "illegale" per favorire il ricongiungimento familiare, scambiato per concussione o peculato. Incredibile. Posso pure credere che si è spinto oltre le leggi dello stato, ma non posso pensare di averlo fatto per interessi personali e/o politici... È un uomo che ci invidiano il mondo intero, e ora cosa penseranno, cosa diranno chi lo riteneva un simbolo dell'integrazione e della solidarietà. Non potranno che riaffermare quello che hanno sempre pensato, perché Mimmo è un simbolo dell'integrazione e della solidarietà. Mi vergogno della sentenza, mi vergogno di essere italiano.
Tieni duro Mimmo e testa alta
Coraggio Mimmo, è disgustoso quello che ti stanno facendo ma vedrai che tutte le persone per bene ti aiuteranno . Io starò sempre dalla tua parte con tutto il mio cuore e la mia mente
Oggi Lei ha ricevuto 13 anni e 4 mesi di reclusione, io Le auguro 13 anni e 4 mesi di gloria.
Un uomo coraggioso, vergogna al tribunale di Locri . Non mollare
Mimmo non resterà solo, la affronteremo insieme questa ennesima ingiustizia nei suoi confronti, perché riguarda tutti noi. Un paese civile non può condannare una persona come lei, siamo con lei pagheremo la multa tutto insieme. La abbraccio non si perda d’animo la sua battaglia è la nostra.
Caro Mimmo,abbiamo ascoltato allibiti la sentenza che ti condanna a una pena degna del peggior mafioso .Sappi che non sei solo e che abbiamo seguito e seguiremo sempre quanto ti sta accadendo ,increduli e scandalizzati per la feroce campagna denigratoria che ti stanno riservando.Coraggio amico Mimmo.
Giancarlo
La mia stima per te è grandissima! Quanta cattiveria!!! Non può finire così! Mi sento impotente e invece vorrei aiutarti a risolvere questa storia orribile e surreale! Non so proprio come
Un grandissimo abbraccio
Stefania
È paradossale che quello che lo Stato dovrebbe tutelare, proteggere, nutrire, invece venga punito. Sono anche io vittima di questi paradossi, vissuti come servitore dello Stato. La mia è una storia si è svolta a Venezia, una città che ho scelto, che amo e sulla quale avevo tante idee per il futuro. Se vuoi partecipare ad un progetto editoriale da costruire insieme, scrivimi. Cinzia Zincone.
Le giunga la mia solidarietà e il ringraziamento per l'esempio che ha dato e che sta dando. Un forte abbraccio!
Grazie. C'è bisogno di umanità.